mercoledì 22 dicembre 2010

OFFERTE di Natale

Grande offerta da oggi 22 Dicembre sui Panettoni e Pandori equosolidali.
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Quindi affrettati e Buon Appetito

sabato 18 dicembre 2010

comunicato stampa dal Consorzio Città dell'AltraEconomia

LA CITTA' DELL'ALTRA ECONOMIA
NON CHIUDE !!
MA LA REGIONE LAZIO ABROGA
LA LEGGE QUADRO REGIONALE SULL'ALTRA ECONOMIA

DOPO IL CORRETTO PERCORSO
IMPOSTATO CON IL SINDACO ALEMANNO
sul tema Altra Economia
ARRIVA (IN ANTICIPO) IL CARBONE
DELLA GIUNTA POLVERINI
E' aperto un nuovo fronte di pericolo che potrebbe davvero chiudere per sempre non solo su Roma ma su tutta la Regione Lazio le speranze riposte dai cittadini in alternative etiche e solidali di risparmio di denaro e riuso dei materiali, di buone pratiche sociali, di attenzioni alle condizioni del lavoro e del rapporto con i cittadini che l'Altra Economia pone al centro degli obiettivi della Legge regionale e della Carta dei Princìpi.
La disposizione è contenuta nel collegato alla finanziaria regionale da poco approvato dalla Giunta e che presto sarà in discussione alla Pisana.  Si sta cercando di abrogare la legge quadro in materia, frutto di un lavoro di confronto maturato attraverso anni di confronto con le imprese e le associazioni, con cui la Regione Lazio ha dato per la prima volta una definizione compiuta all’Altra economia e a tutti i settori che ne fanno parte, mentre in altre regioni sul nostro esempio si sono fatte e o si stanno per approvare leggi simili.
Riteniamo che questo attacco molto duro da parte della Giunta Polverini sia in forte contrasto con il rapporto di recente stabilito con il Comune di Roma, un percorso al quale invece partecipiamo pienamente con grandi attese.
Il Consorzio quindi chiede alla Presidente Polverini con forza di cancellare immediatamente questo atto, annuncia ovviamente nuove forme di mobilitazione con richiesta di appoggio da parte della popolazione della Regione Lazio e azioni di pressione da parte delle imprese e dei lavoratori che operano in Altraeconomia alla Pisana quando questo passaggio verrà discusso.
IL CONSORZIO CITTA' DELL'ALTRA ECONOMIA
convoca sul tema un incontro delle realtà interessate
DOMENICA 19 DICEMBRE ALLE ORE 10.30
PRESSO LA SALA “RENATO BIAGETTI”
ENTRATA DA LARGO DINO FRISULLO E DA LUNGOTEVERE TESTACCIO
Roma, 16 dicembre 2010

domenica 12 dicembre 2010

Altra economia: Alemanno vuole rilanciarla, ma Polverini la straccia

Giulio Sardi (L'inkontro.info)
 
IL CASO. La Giunta regionale del Lazio abroga la prima legge che a livello nazionale promuove molte attività d’impresa.
Non c’è pace a Roma per l’Altra Economia. Le organizzazioni e le imprese attive sul fronte dell’alternativa economica - dal biologico al commercio equo e solidale, dalla finanza etica al consumo critico - hanno appena chiuso positivamente il fronte con il Comune di Roma, ed ecco che arriva un nuovo durissimo attacco, stavolta da parte della Regione Lazio. La Giunta Polverini abroga la prima legge che a livello nazionale promuove e regolamenta in modo organico l’Altra economia.

La disposizione è contenuta nel collegato alla finanziaria regionale appena approvato dalla Giunta e che presto sarà in discussione alla Pisana.  Si tratta della legge quadro in materia, frutto di un lavoro di confronto durato anni con le imprese e le associazioni, con cui la Regione Lazio ha dato per la prima volta una definizione compiuta all’Altra economia e a tutti i settori che ne fanno parte.

Nella normativa regionale l’Altra economia viene definita come la “modalità di svolgimento dell’attività economica basata sulla valorizzazione delle relazioni tra i soggetti piuttosto che del capitale, su un’equa ripartizione delle risorse, sul rispetto e sulla tutela dell’ambiente, nonché sul perseguimento di obiettivi sociali”. Non solo. La legge 20 ha anche previsto numerose misure di sostegno e promozione – dagli incentivi economici ai centri per l’altra economia - per consentire un ulteriore sviluppo delle economie alternative nella regione Lazio.

E’ stato proprio il primo rapporto sull’Altra economia in Italia, presentato a Roma l’anno scorso, a certificare come, nonostante i chiari di luna, la green-economy del Belpaese abbia fatto registrare risultati positivi, in controtendenza rispetto ai settori dell’economia tradizionale. Quasi il 4% del prodotto interno lordo, circa 170 mila aziende con oltre 1,4 milioni di occupati (il 6% sul totale nazionale) e circa 700mila volontari, con un valore aggiunto creato pari a oltre 60 miliardi di euro.

Ma, a volte, la mano destra non sa cosa fa quella ancora più a destra, e così ci si chiede oggi con quali fondi avverrà questo rilancio dell’Altra Economia romana e laziale che Alemanno annuncia. Sì, perché le risorse economiche per le economie alternative provenivano in gran parte proprio dalle casse regionali e dal finanziamento della legge che ora la Polverini ha intenzione di abrogare. Per imprese, associazioni e cittadini è già il tempo di riprendere in mano i megafoni appena riposti e gli striscioni appena arrotolati, per difendere nuovamente l’altra economia possibile.

venerdì 3 dicembre 2010

SALVIAMO LA CASA DEL PARTO ACQUA LUCE

    Il Comitato a Difesa della Casa del Parto e dei Servizi Materno-Infantile XIII° Municipio, in considerazione dell’imminente scadenza della fase di sperimentazione dell’Assistenza al Parto Naturale, presso la struttura denominata “ Acqualuce”, e dell’altrettanto imminente scadenza del contratto a prestazione di tre ostetriche;

    Tenuto conto, che nessuna risposta positiva è giunta, malgrado gli impegni presi dalla Presidente e Commissario alla Sanità della Regione Lazio, Renata Polverini e dall’allora Commissario Straordinario della ASL RM/D;

     Preoccupati che la mancanza di risposte, sia per quanto riguarda un’adeguata dotazione organica del Personale Ostetrico dedicato, sia in merito alla definizione giuridico normativa della struttura stessa, rappresentino una chiara volontà di concludere questa significativa esperienza;

     Allarmati da questa assenza di chiarezza e trasparenza nel percorso, a suo tempo intrapreso e dal fatto che, attraverso argomentazioni pretestuose e strumentali, si possa impedire il proseguimento dell’esperienza del Parto Naturale e, quindi, l’affermazione di una cultura della nascita non medicalizzata;

  
Il Comitato indice una Iniziativa Pubblica per il giorno Venerdì 10 Dicembre 2010, alle ore 11:00, presso la Casa del Parto “Acqualuce” Ospedale G.B. Grassi.

 Sono invitate a partecipare le Forze Politiche, Territoriali, Sociali e Sindacali per ribadire con forza il NO alla chiusura della Casa del Parto “Acqualuce”.